1. Intervista semi
strutturata al Presidente, Segretario o ad altra figura
di responsabilità allinterno dellOrganizzazione
di volontariato
TEMA
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TRACCIA
DELLINTERVISTA
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OBIETTIVI
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Obiettivi
ed Attività
dellOrganizzazione
di appartenenza
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Quali sono gli obiettivi statutari dellorganizzazione? Quali sono gli obiettivi concreti
perseguiti dallOrganizzazione?
Quali sono le attività
ed i settori di intervento?
Quali sono i vincoli
interni ed esterni allo svolgimento delle attività e al
raggiungimento degli obiettivi? (1)
Cosa avete fatto per
risolverli/superarli?
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Mettere
in evidenza eventuali nodi critici nello svolgimento
delle attività,
nella
realizzazione degli obiettivi, come vengono percepiti dai
vari interlocutori
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Organigramma
e Relazionalità interna
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Attuali risorse umane: Numero di iscritti,
nuovi iscritti, volontari attivi e loro caratteristiche (età
media, titolo di studio, attuale professione, esperienza)
e loro impegno nellattività (mediamente quante ore
al mese/alla settimana). Cè una divisione dei compiti allinterno
dellOrganizzazione? Chi fa cosa? (segreteria,
amministrazione, centralino, coordinamento,
rappresentanza, documentazione, etc.).
Durata in carica dellattuale
dirigenza
I momenti di incontro
formali e strutturati: le assemblee (periodicità e
partecipazione); le riunioni del Consiglio (periodicità),
altre riunioni di coordinamento
Quanti e quali momenti
di incontro informali, compresi i momenti di convivialità?
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Conoscere
la struttura dellorganizzazione e il clima interno
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Relazionalità
esterna
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Avete relazioni con altre OO.VV, con i
coordinamenti del volontariato, con altri soggetti della
società civile, con le Istituzioni Sono facili/ sono difficili perché?
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Mettere
in evidenza le potenzialità e le difficoltà dellazione
nellambiente esterno e nella comunità in cui si
opera
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Mutamenti
esterni che hanno investito la nostra organizzazione
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Indicare 3 eventi esterni che si sono
verificati negli ultimi anni e che hanno riguradato da
vicino la nostra organizzazione? Quali conseguenze per
noi? |
Riflettere
sui mutamenti esterni e sulle ripercussioni nella nostra
organizzazione nei termini di nuovi problemi, nuove sfide,
nuovi bisogni.
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La
Formazione
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Cosa le fa pensare il termine formazione? E stata fatta o già
programmata attività di formazione? Se no perché?
Se sì, potrebbe
indicare i dati seguenti: iniziativa (chi ha promosso le
attività o i corsi); finanziamento/costo per i volontari;
contenuto; metodologia; quali formatori (interni, esterni)
e con quale ruolo (docente, esperto, animatore, mediatore,
tutor); partecipanti/utenti dellattività formativa;
durata/frequenza.
Quali sono le esigenze
formative prioritarie per questa O.V?
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Identificazione
dei bisogni di formazione
e
analisi del fabbisogno formativo
come
viene percepito dai Responsabili
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2. Intervista semi
strutturata al responsabile di un settore dellorganizzazione
e per volontario attivo significativo
TEMA
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TRACCIA
DELLINTERVISTA
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OBIETTIVI
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Attività
del settore
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Quali sono le attività del tuo settore ? Quanto tempo dedichi mediamente
allattività di volontariato e con quale frequenza?
(alla settimana/al mese)
Quali sono i vincoli
interni ed esterni a te e al tuo gruppo per la
realizzazione di queste attività?
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Mettere
in evidenza eventuali difficoltà nello svolgimento delle
attività.
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Organigramma
e Relazionalità Interna
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Attuali risorse umane: quanti sono i
volontari che svolgono queste attività? Da quanto tempo?
Quali sono le loro caratteristiche (età media, titolo di
studio, sesso, attuale professione) e il loro impegno
nelle attività (quante ore al mese/alla settimana?) Rapporto con altri settori della
stessa organizzazione: vi sono dei rapporti stabiliti/formalizzati
con membri degli altri settori? Con che frequenza e con
quale partecipazione? Vi sono dei momenti di scambio
informale ed anche di convivialità tra i volontari dlle
diverse aree di attività?
Cè una divisione
di compiti allinterno dellorganizzazione? E
allinterno di questo settore? (Indicare chi fa cosa).
Rispetto a tutte le
attività dellOrganizzazione, quale porzione di
tempo e risorse occupano le attività svolte in questo
settore?
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Conoscere
la struttura del settore
e landamento
delle relazioni
allinterno
e con gli altri volontari
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La
Formazione
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Cosa ti fa pensare il termine Formazione? Pensi che potrebbe essere utile
ai volontari della tuo settore?
Potrebbe esser utile ai
volontari tutti? e allOrganizzazione?
Se sì, che tipo di
formazione vorresti: quali contenuti, quali metodi, chi
dovrebbero essere i docenti? Chi dovrebbero essere i
destinatari?
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Identificazione
dei bisogni di formazione
e
analisi del fabbisogno formativo.
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Griglia 1.1 Guida alla
discussione comune per i volontari dellorganizzazione (2)
TEMA
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TRACCIA di DISCUSSIONE
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OBIETTIVI
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Attività nella mia
organizzazione;
situazioni
e compiti difficili.
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Descrivere le attività svolte Quali compiti e/o attività vi
risultano più difficili da realizzare?
Partendo da casi
concreti vissuti negli ultimi tre mesi, individuate le
cause delle difficoltà riscontrate tra quelle di seguito
indicate:
- difetto di
conoscenza/competenza tecnica;
- problemi di tempo
- implicazioni
emotive
- problemi di natura
organizzativa (sovrapposizioni di attività, di
compiti su una stessa persona o su uno stesso
gruppo)
- necessità di
scambio con altri (interni o esterni)
- altre cause
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Partendo dallesperienza
concreta, identificazione di possibili nodi critici nellattività
e nellorganizzazione
per
cominciare a riflettere insieme
sui
nostri bisogni formativi
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Griglia 1.2 di discussione in
aula per i volontari
Si chiede ai volontari presenti
di lavorare sulle proprie conoscenze e competenze allo scopo di
far emergere i bisogni di formazione e di definire insieme il
proprio fabbisogno formativo.
La sessione di lavoro prevede
due momenti: nel primo lavorerete divisi in due gruppi (anche
molto piccoli di due o tre persone) e costruirete una tabella per
ciascun gruppo;
nel II momento, in plenaria, si
confronteranno le due tabelle e si definiranno insieme i
contenuti di possibili corsi di formazione che si ritiene utile
tenere presso la nostra organizzazione o per i volontari dellarea
di azione della nostra organizzazione.
I fase
Partendo da tre esperienze
comuni, riflettere sulle nostre conoscenze e competenze
utilizzando le tabelle di seguito indicate:
Tabella 1
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Tabella 2
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Quali conoscenze e competenze ho per: - svolgere le attività/ i
compiti miei e del mio gruppo;
- lavorare con gli altri
allinterno dellorganizzazione;
- lavorare con gli altri
allesterno della mia organizzazione;
- promuovere nuove
iniziative;
- migliorare il mio/nostro
rapporto con gli altri volontari;
- migliorare il mio/nostro
rapporto con gli utenti/beneficiari.
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Quali conoscenze e competenze mi
mancano per: -
svolgere le attività/ i compiti miei e del mio gruppo;
- lavorare con gli altri
allinterno dellorganizzazione;
- lavorare con gli altri
allesterno della mia organizzazione;
- promuovere nuove
iniziative;
- migliorare il mio/nostro
rapporto con gli altri volontari;
- migliorare il mio/nostro
rapporto con gli utenti/beneficiari.
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Confrontate insieme le due
tabelle. Da tale confronto dovrebbero emergere le competenze e le
conoscenze acquisite, quelle potenziali (nel senso che le abbiamo,
ma non pienamente sviluppate), ed infine quelle ritenute
necessarie, ma che ci mancano, per la nostra azione di volontari.
II fase
Soffermandoci sulle conoscenze e
competenze potenziali e mancanti, cercare di riunirle nelle aree
di fabbisogno che abbiamo indicato nella parte teorica (3). Per esser facilitati in questo compito potremmo
utilizzare lo schema seguente:
TEMA
Es.
svolgere le attività /i compiti miei e del mio gruppo |
COMPETENZE TECNICHE COMPETENZE
COMUNICATIVE CAPACITA DI AGIRE ALLESTERNO E CAPACITA
RELAZIONALI
Es. Conoscere la nuova legge regionale che
disciplina il settore Imparare ad utilizzare la tecnica per/di
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Es. Acquisire una metodologia di lavoro in
gruppo |
Es. Conoscere gli altri soggetti che hanno
lo stesso settore di attività nella stessa area o a
livello regionale, etc. Individuare i referenti istituzionali del
settore di azione
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Per ciascuna area contenuta nel riquadro,
cercate di distribuirne i contenuti secondo un ordine di
priorità. Dopo
ponetevi la seguente domanda: Quali sono le prime 4
iniziative di formazione che dovremmo intraprendere nella
nostra organizzazione?
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NOTE
1) Sono i fattori che
rappresentano un ostacolo, una difficoltà al raggiungimento
degli obiettivi e allo svolgimento dei compiti.
Es. Interni allorganizzazione: siamo troppo giovani, non
tutti la pensano allo stesso modo su, etc.
Es. Esterni La L.R. prevede che; cè chiusura negli
operatori dei servizi, ce competizione su, etc.
2) Da utilizzare per gruppi
omogenei, cioè in gruppi costituiti da volontari che si occupano
di uno stesso settore di attività.
3) Si tratta delle seguenti aree:
1) area delle competenze tecniche (competenze e conoscenze
tecniche relative allattività svolta, agli aspetti
amministrativi, giuridici, fiscali, leggi; capacità di fare
valutazione e competenze progettuali); 2) area delle competenze
comunicative e capacità relazionali (comunicazione, gestione dei
conflitti, saper lavorare in gruppo, saper leggere i propri
bisogni, capacità e competenze per la gestione delle risorse
umane interne); 3)area della capacità di agire allesterno,
nella comunità (cultura e pratica della solidarietà, identità
e promozione del volontariato; capacità di leggere i bisogni
della comunità e dellutenza; conoscenze e capacità di
confrontarsi con gli altri soggetti della comunità, delle altre
OO.VV., fino alle Istituzioni.
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