4.4 LA VALUTAZIONE

La valutazione è una attività fondamentale che investe trasversalmente le varie fasi dell’azione formativa: sempre più spesso, in conformità anche ai criteri della progettazione con la CEE, viene richiesta nei progetti finanziati l’indicazione di elementi di verifica e di valutazione dell’azione formativa, ex –ante (elementi di coerenza interna del progetto, grado di innovazione e di trasferibilità) in itinere (per esempio schede di valutazione da compilare da parte dei partecipanti; verifiche sui contenuti appresi, etc.) ed ex – post (schede di valutazione, indicatori), che ci possano fornire elementi di efficacia e di qualità dell’intervento.

La valutazione in itinere dovrebbe servire al coordinamento per verificare in corso d’opera la corrispondenza tra i risultati e gli obiettivi intermedi dell’azione e solitamente ha come oggetto: la verifica dei livelli di apprendimento dei formandi, sia sul piano del sapere (conoscenze, competenze tecniche) che del saper essere (atteggiamenti, modalità di lavoro, comunicazione); il clima d’aula, la valutazione dei docenti e l’efficacia delle metodologie adottate. Gli strumenti per la valutazione in itinere sono spesso rappresentati da schede e griglie distribuite tra i partecipanti; nel caso di cicli di attività, è possibile verificare direttamente dall’attività dei volontari cosa si è appreso in formazione. La valutazione in itinere può fornire elementi di nuova progettazione che possono migliorare l’andamento dell’azione formativa, sulla base anche dei bisogni emersi dai partecipanti.

La valutazione ex post è successiva all’intero ciclo di attività formativa è può rigurdare vari aspetti; chiameremo valutazione interna quella che ci consente di verificare la conformità dei risultati ottenuti con gli obiettivi prefissati e valutazione esterna quella che tiene conto della congruità tra i risultati ottenuti e i bisogni del territorio o del settore di attività di volontariato.

Ai fini della valutazione interna possono nuovamente essere utilizzate le schede o le griglie prima descritte per quella in itinere; in questa fase può essere, tuttavia, molto utile riunire i docenti del corso per fare con loro una prima analisi dei risultati. La verifica sul campo dei contenuti appresi attraverso la eventuale misurazione del miglioramento delle prestazioni o delle attività dei volontari coinvolti in formazione è sicuramente la misura migliore per giudicare sull’efficacia dell’iniziativa. La valutazione ci consente poi di verificare la trasferibilità dell’esperienza in altri contesti e con altri volontari e di spronarci alla diffusione dei risultati.

La valutazione dei risultati andrebbe riproposta anche a distanza di tempo, così da giudicare l’efficacia dell’azione su lungo periodo ed aprirsi alla valutazione esterna, cioè al confronto, per esempio, con nuove problematiche emerse nel territorio o nuovi bisogni espressi dai volontari. Siamo ritornati all’analisi dei bisogni e alla definizione dei fabbisogni formativi: il percorso si è concluso, ma ci troviamo all’inizio di un possibile nuovo progetto.

A conclusione di questo percorso ci sembra utile allegare la modulistica per la richiesta di finanziamento di azioni formative presso un centro di servizi e alcune schede di valutazione di corsi di formazione gestiti dal CNV.


  SEZIONE PRECEDENTE INDICE SEZIONE SUCCESSIVA