Il secondo percorso può essere
utilizzato nel caso in cui ci si rivolga a responsabili o
referenti delle OOVV di uno sesso settore e/o territorio. Lattività
può essere articolata in due giornate di aula, che si auspica
vengano realizzate con le stesse persone e ad intervallo non
superiore ad un mese.
Lattività di discussione
in aula viene guidata attraverso delle griglie.
I° Giornata
Griglia 3.1
Cerchiamo di individuare insieme
5 eventi verificatisi negli ultimi anni a livello locale,
nazionale ed internazionale che hanno riguardato il volontariato
del nostro settore.Tenendo presenti gli eventi appena citati,
individuare le conseguenze che questi hanno portato nelle nostro
settore.
Griglia 3.2
Conduciamo assieme unanalisi
delle conoscenze e delle competenze che consideriamo necessarie
per fare volontariato nel nostro settore, alla luce anche delle
conseguenze ad eventi prima descritti:
Quali conoscenze e competenze
servono per: (le voci in II colonna sono esclusivamente
esemplificative)
Gestione ordinaria della organizzazione Svolgere le attività
(tenendo conto anche
delle emergenze)
Lavorare con gli altri
soggetti che operano nello stesso settore o territorio
Promuovere nuove
iniziative
Migliorare il nostro
rapporto con gli utenti/ beneficiari
Avere più fondi
Fare lobbing
Sviluppare la nostra
organizzazione
|
Competenze amministrative, contabili, etc. Conoscere le tecniche per, saper
lavorare in gruppo, cultura della solidarietà, etc.
Conoscere i referenti
locali; saper mediare, etc.
Competenze progettuali,
saper organizzare le risorse, etc.
Saper leggere i bisogni;
saper valutare il nostro lavoro, saper comunicare, etc.
Competenze progettuali;
tecniche di fund rising, etc.
Conoscere le leggi e le
politiche del settore; capacità comunicative e
relazionali, etc..
Capacità di gestione
delle risorse, competenze progettuali, saper leggere i
nostri bisogni, identità del volontariato, etc.
|
Raggruppare le voci che avrete
indicato nella II colonna della tabella secondo lo schema della
pagina seguente:
COMPETENZE TECNICHE (1) ALLESTERNO (3) |
COMPETENZE
COMUNICATIVE (2)
E CAPACITA RELAZIONALI |
CAPACITA DI
AGIRE |
|
|
|
(vedi parte teorica sulle tre
aree del fabbisogno formativo del volontariato)
4. Compito a casa :
Riportate questo schema allinterno della vostra
organizzazione; presentatelo agli altri volontari ed elaborate
con loro unaltra tabella, nella quale metterete a confronto
le competenze e le conoscenze che già avete e quelle che vi
mancano.
Individuate poi i contenuti di 6
interventi di formazione che ritenete siano prioritari per i
prossimi due anni.
Secondo incontro con i
responsabili/referenti delle OO.VV di uno stesso settore.
I parte
Si riportano in aula i risultati
del lavoro fatto allinterno dellorganizzazione di
appartenenza e si confrontano i fabbisogni formativi emersi dalle
sedi.
Si armonizzano, assimilando temi
e contenuti, e si procede a scegliere 4 possibili interventi da
fare per i volontari del nostro settore.
II Parte
Divisi in 4 gruppi ( min. tre
persone), ci metteremo a progettare un intervento formativo,
indicandone:
- Finalità dellintervento
formativo
- Obiettivi e Contenuti
- Destinatari dellintervento
- Tipologia di Formatori (Esperto,
docente, animatore, tutor, etc.)
- Metodologie daula (Lezione
frontale, Esercitazioni, Simulazioni, Studio di casi, etc.)
- Indicatori per la
valutazione dellintervento formativo
Ricapitolando, il percorso di
analisi dei fabbisogni con i responsabile e i referenti di un
settore di intervento dovrebbe condurre ai seguenti risultati:
- in primo luogo, lesplicitazione
dei fabbisogni formativi del settore che si rappresenta;
- in seconda battuta, ragionare
su un progetto di formazione a partire dai bisogni;
questo ci renderà forse più capaci e competenti nel
definire le nostre future richieste di formazione.
NOTE
1) Abbiamo riunito nell'area
delle competenze tecniche i contenuti relativi alla 'professionalizzazione'
del volontariato, quindi: le conoscenze e competenze necessarie
per svolgere l'attività in cui è impegnato; aspetti
amministrativi e legislativi dell'area di azione; capacità e
conoscenze progettuali; tecniche di valutazione.
2) In questa area ritroviamo: tematiche sulla comunicazione, sia
quella interna, che quella con gli utenti/beneficiari; gestione
delle conflittualità interpersonali; capacità di leggere i
propri bisogni; capacità di individuare le aspettative e le
motivazioni che muovono l'azione di noi stessi e del nostro
gruppo; le motivazioni le modalità per il lavoro di gruppo;
capacità di organizzare e gestire risorse umane, etc.
3) Rientrano in questa area: i contenuti formativi relativi alla
cultura e alla pratica della solidarietà; i temi relativi all'identità
e alla promozione del volontariato; capacità di leggere i
bisogni della comunità in cui si opera e dei beneficiari della
nostra azione; conoscenza e capacità di confrontarsi con gli
altri soggetti che operano nella comunità locale o nazionale,
dalle altre OO.VV fino alle Istituzioni.
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