La Riforma del Terzo settore è legge
Il 25 maggio, la Camera dei Deputati ha approvato la legge delega nota come Riforma del Terzo settore. Un percorso legislativo che è iniziato due anni fa a Lucca, quando il premier Matteo Renzi lanciò al Festival Italiano del Volontariato l’idea riformatrice per il terzo settore che diventa “primo”. A pronunciare la dichiarazione finale alla discussione sul testo è stato il parlamentare e presidente del Centro Nazionale per il Volontariato Edoardo Patriarca.
“Una legge delega – ha ricordato Patriarca – che valorizza e finalmente riconosce il valore strategico che assume oggi il Terzo settore nella vita del paese: nel sociale, nello sport, nel culturale, ambientale e non da ultimo anche economico”.
“Il testo che oggi andiamo ad approvare – ha sottolineato Patriarca – ha il valore di una vera e propria riforma costituzionale”. Patriarca ha ricordato i tratti essenziali di una riforma, “un vero processo di pubblicizzazione, l’allargamento dello spazio pubblico ai tanti soggetti che sul territorio agiscono per la solidarietà, per il bene comune svolgendo opere di utilità sociale e di cittadinanza attiva”.
“Una nuova cornice fiscale, una nuova alleanza con le istituzioni, trasparenza, uso corretto delle risorse, l’esperienza rilanciata del servizio civile per più di 100.000 giovani”. E poi ancora nuove imprese sociali non contrapposte, semmai giustapposte ad altre forme imprese, che in tal modo arricchiranno il tessuto produttivo del paese rendendolo più efficiente e più socialmente responsabile”.
Questi i tratti essenziali ricordati dal parlamentare Pd in fase di dichiarazione finale. “Abbiamo dato risposta – ha concluso Patriarca – a richieste disattese per decenni dal mondo del Terzo settore. Per noi è un giorno di festa”.
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