#SocialProCiv, la nuova rete di protezione civile
Protezione civile: aperta consultazione sui documenti fondativi della rete #socialProCiv
È disponibile sull’home page del sito del Dipartimento della Protezione civile (protezionecivile.gov.it), il dossier dedicato all’iniziativa della rete #socialProCiv. Si tratta di un lavoro, ideato e promosso da diverse realtà del sistema di protezione civile italiano, dedicato alla comunicazione di protezione civile sui social media.
Coloro che entreranno nel dossier troveranno – oltre al racconto delle attività svolte negli ultimi due anni da un tavolo di lavoro molto variegato, formato da diverse realtà del sistema di protezione civile, tra cui anche operatori dell’informazione e della comunicazione sui social media – il Manifesto della rete #socialProCiv e due documenti aperti alla consultazione pubblica: le indicazioni per la redazione di policy e le linee guida per la gestione degli account.
#SocialProCiv vuole essere una community digitale formata da tutte quelle realtà operanti nel campo della protezione civile italiana che intendono fare una corretta comunicazione del rischio e dare precise informazioni in emergenza anche attraverso i social media.
Il dossier disponibile sul sito del Dipartimento vorrebbe fornire agli attori del Servizio Nazionale della Protezione Civile che desiderano far parte della rete #SocialProCiv indicazioni pratiche e di principio per la loro presenza responsabile sui social, sia in emergenza sia in ordinario.
L’obiettivo è, quindi, favorire lo sviluppo di una rete digitale aperta a tutte le strutture pubbliche e private; una rete aperta, ovviamente, anche agli operatori dell’informazione che decidessero di veicolare sui territori i temi della prevenzione e della conoscenza dei rischi; una rete, quindi, al servizio dei cittadini come punto di riferimento per la comunicazione di protezione civile a trecentosessanta gradi.
La consultazione pubblica sulle versioni “beta” delle policy e delle linee guida per la gestione degli account resterà aperta per 30 giorni ai contribuiti che perverranno da parte di rappresentanti di amministrazioni, enti, organizzazioni di volontariato e operatori dell’informazione, contributi che saranno la base per gli aggiornamenti successivi dei documenti stessi.
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