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Dopo la condanna: le riforme necessarie

Dopo la condanna: le riforme necessarie

A quasi quaranta anni dall’emanazione della sua legge istitutiva, il sistema penitenziario presenta oggi una serie di problemi che trovano nel sovraffollamento delle carceri la loro manifestazione più palese, ma la crisi, in realtà, è
più diffusa e pervasiva. La politica penitenziaria del nostro Paese si è progressivamente distanziata da quelle istanze di reinserimento sociale e umanizzazione della pena su cui pose le basi la legge del 1975. Non è un caso che la Corte Europea di Strasburgo, assumendo che il sistema penitenziario del nostro Paese sia afflitto da un vizio sistematico, abbia emesso una sentenza pilota, che ingiunge allo Stato italiano di porre rimedio alle innumerevoli violazioni del diritto riscontrate nei suoi istituti di pena. La Corte suggerisce anche alcune strade maestre per conseguire questo fine: il minore ricorso alla custodia cautelare e le misure alternative alla detenzione. Negli ultimi mesi la popolazione detenuta è diminuita, grazie ad alcuni provvedimenti, fra cui la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge Fini Giovanardi dello scorso febbraio, e questo ha ricondotto ad una situazione meno invivibile, anche se lontana da
condizioni accettabili. Tanti sono ancora i cambiamenti che si devono attuare per arrivare a costruire un sistema penale efficace ed utile. Il convegno dal titolo: “Dopo la condanna: le riforme necessarie” – che si terrà a Roma il 14 e 15 novembre presso il Carcere di Regina Coeli, Istituto Suore di Maria Bambina, Via Paolo VI 21 – vuole offrire un’opportunità di riflessione sulle riforme necessarie: non solo quelle che permettano di uscire indenni dalla questione CEDU, ma anche e soprattutto quelle che rimettano al centro della esecuzione penale la persona e la sua relazione con la società. Riforme che abbiano il coraggio di spingersi verso l’obiettivo alto di una giustizia che tenda alla riconciliazione e che cerchi anche nelle prassi quotidiane gli strumenti per
superare logiche puramente retributive.

 

Segreteria organizzativa
SEAC – Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario
Via San Francesco di Sales 1/G – Roma
tel. 06.27858273 cell. 338.9489515
volontariatoseac@tiscali.it

Chi intende partecipare alla sessione di Regina Coeli è pregato di inviare la scheda l’iscrizione, completa di tutti i dati anagrafici, all’indirizzo e-mail: volontariatoseac@tiscali.it entro il 7 novembre.
>>>scarica la scheda d’iscrizione .doc>>>

>>>scarica la bozza di programma .pdf>>>

 

 

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