Adozioni internazionali, l’impegno del Governo
Il Governo conferma la disponibilità a investire risorse economiche sulle adozioni internazionali. “Stiamo lavorando per introdurre nella legge di stabilità un bonus annuale di 5 mila euro per le famiglie che adottano, a partire dal 2015”. A ricordarlo è Edoardo Patriarca, deputato Pd e presidente del Centro nazionale per il volontariato, nel corso della conferenza “Ripartire dai figli: il futuro possibile delle adozioni internazionali“, organizzata il 13 novembre dal Cnv nella sala stampa della Camera. Un impegno ribadito anche da Graziano Delrio. “Voglio confermare che l’impegno del Governo c’è e ci sarà. Anche sull’importante profilo del sostegno economico alle famiglie che intraprendono il percorso adottivo” fa sapere il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Secondo Delrio il Governo riserva “grande attenzione alle adozioni internazionali. A partire dalla scelta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi di tenere direttamente su di sé la responsabilità politica delle adozioni internazionali e ulteriormente confermata con la delega delle sue funzioni conferita a Silvia Della Monica, presidente della commissione Adozioni internazionali. Tutto questo per dare il massimo impulso e operatività alla stessa commissione. La tutela dei diritti umani dei minori è per noi uno degli impegno fondamentali”.
Il problema delle risorse è reale. E a farlo presente è proprio Della Monica. “Abbiamo bisogno di un fondo per le criticità” spiega la presidente di commissione. “L’ultimo decreto per i rimborsi è del 2011 e col fondo residuo 2013 stiamo ancora pagando i costi di due anni prima. In pochi anni le risorse sono drammaticamente diminuite. Solo a poco tempo fa avevamo a disposizione 20 milioni di euro, mentre lo scorso anno siamo scesi a soli 5 milioni. Questo è il motivo per cui non possiamo andare avanti col sistema dei rimborsi. Una funzione, questa, che potrebbe essere assorbita anche dall’Agenzia delle entrate. Vorrei che la commissione si potesse liberare da questo compito”. Silvia Della Monica suggerisce infine la “detraibilità documentata” o “l’aumento della deducibilità”.
L’emendamento sulle adozioni internazionali, già ritenuto ammissibile, è stato presentato da Edoardo Patriarca. “La genitorialità non è una questione privata, ma ha rilevanza pubblica” ha detto il presidente del Cnv. “Una Repubblica che non riconosce il valore della genitorialità è una Repubblica insipida perché la famiglia è un soggetto pubblico, non privato. Abbiamo iniziato il percorso sulle adozioni un anno fa e oggi accogliamo con favore l’impegno del Governo. Ci impegneremo seguendo l’iter parlamentare, affinché sia possibile ottenere nuove risorse con l’approvazione della legge di stabilità. E continueremo a promuovere la cultura delle adozioni organizzando un nuovo appuntamento nel corso del prossimo Festival del volontariato, in programma a Lucca dal 16 al 19 aprile”.
“Questa iniziativa è il primo momento di rilancio per le adozioni” ha detto Marina Virgilitto, portavoce Cea (Coordinamento enti autorizzati). “Non vogliamo parlare di crisi, quanto piuttosto di un rinnovato patto fra i protagonisti delle adozioni: commissioni, enti e famiglie. Questi mesi – prosegue Virgilitto – sono stati segnati da troppe inutili polemiche, da eventi drammatici amplificati dai media e da un effettivo calo. Sia di ingressi sia di decreti d’idoneità. Il Cnv è un alleato importante, perché da sempre attento alle problematiche della famiglia. Con loro vogliamo costruire momenti di proposizione politica delle adozioni partendo dalla nostra esperienza e quella delle nostre famiglie. Ben venga quindi l’iniziativa in programma a Lucca. Vogliamo che l’adozione sia sempre un esempio di famiglie colorate e allegre. Forse un po’ diverse, ma non per questo meno famiglie”.
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