Ricordando Maria Eletta Martini
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica – “Partecipo con sentimenti di profonda commozione al dolore per la scomparsa di Maria Eletta Martini, che ho conosciuto personalmente e con la quale ho condiviso una lunga e intensa stagione di attività parlamentare, in anni che furono determinanti per consolidare la vita democratica del paese. Ne ricordo la indomita passione civile e politica che, sin dalla giovinezza, nel solco dei grandi valori del cattolicesimo democratico, ha ispirato il suo impegno, prima nelle file della Resistenza antifascista e, poi, nelle aule parlamentari. Sempre tenacemente schierata in difesa della libertà e dei diritti umani e civili, è stata convinta assertrice del dovere irrinunciabile, per le istituzioni tutte, di perseguire il bene comune e assicurare una piena ed efficace tutela alle fasce più deboli ed emarginate della popolazione. Con Maria Eletta Martini il mondo della politica e il volontariato, per il quale tanto si è prodigata, perdono una figura esemplare per il rigore, l’intransigenza e la forte sensibilità che sempre ne hanno guidato l’impegno sociale e parlamentare”.
Carlo Azeglio Ciampi, ex Presidente della Repubblica – “Apprendo con tristezza la notizia della scomparsa di Maria Eletta Martini, donna di elevate doti di intelletto e di cuore. La sua militanza politica appassionata si è diretta costantemente verso il bene della collettività, con particolare attenzione ai problemi della famiglia. Il suo ruolo propulsore nelle attività di volontariato, la prontezza nell’indirividuare le potenzialità e i benefici per la collettività e per i singoli individui rappresentano un lascito prezioso, un patrimonio che abbiamo il dovere di onorare e di custodire. Con rimpianto desidero manifestare la mia vicinanza ai famigliari tutti, ai quali esprimo i sensi del mio profondo cordoglio”.
Giuseppe Zamberletti, presidente del Cnv, ex Ministro e padre della protezione civile moderna – “Con Maria Eletta Martini se ne va una parte pezzo della nostra storia”. Le prime parole di cordoglio arrivano dall’attuale. Maria Eletta era una donna estremamente sensibile ai temi del volontariato. La sua storia è stata segnata dalla forte passione civile e sociale. Già organizzando i primi convegni nazionali aveva voluto fare di Lucca la capitale del volontariato italiano. Ma non è tutto. Perché se consideriamo le sue radici valoriali, possiamo riconoscere nel volontariato il centro e l’origine della sua cultura, che non ha trascurato neppure nelle sue attività parlamentari. Al volontariato si è sempre dedicata con grande impegno. Ed è grazie alla sua attenzione che si deve la nascita non solo del Cnv, ma anche di grandi progetti. A Maria Eletta va inoltre il merito di aver saputo cogliere le sfide della contemporaneità. Ci mancherà”.
Maria Pia Bertolucci, vicepresidente vicario del Cnv – “Esemplare è il suo impegno per il bene comune. Ed è grazie a lei e a Giuseppe Bicocchi che si deve la genesi del Cnv. Pensando a Maria Eletta, poi, è inevitabile porre l’accento sulle sue straordinarie capacità di sintesi. Quei due hanno portato il Centro in una dimensione nazionale, facendo di Lucca la capitale del volontariato. Un percorso di cui noi, oggi, siamo testimoni. Un lavoro, il loro, iniziato già alla fine degli anni Settanta. Un impegno in cui Maria Eletta ha creduto fino in fondo. Ricordo inoltre l’ultimo atto concreto compiuto da Maria Eletta: cioè la firma per la costituzione della Fondazione Volontariato e Partecipazione, di cui il Cnv è il primo socio fondatore. Questo testimonia come le sue ultime preoccupazioni siano sempre state per il volontariato, per la partecipazione e per l’impegno e la passione civile”.
Patrizio Petrucci, vicepresidente del Cnv – “Maria Eletta ha avuto una grande intuizione. Quella di pensare, in un momento particolarmente difficile, a un Cnv aperto. Ne è testimone il rapporto personale che abbiamo avuto. Al tempo ero presidente nazionale Anpas. Con quel ruolo mi trovai a costruire insieme a Maria Eletta una strada di dialogo fino ad allora assente. Fu un rapporto costruttivo. Da quel momento sono nati grandi progetti. Non solo quel tipo di dialogo fu trasferito all’intero del Cnv, di cui cominciai a far parte. Ma il rapporto personale, fatto di reciproca stima, è perfino cresciuto nel tempo. Presi in mano il Centro in un momento di difficoltà, riconoscendo nella Martini un’interlocutrice politica di alto livello, aperta e chiara nelle discussioni. Nel segno della continuità, durante l’ultima Conferenza regionale del volontariato dedicai a lei parte della mia relazione. Anche perché c’era una sorta di unicità in quella sua capacità di intuire i cambiamenti”.
Stefano Ragghianti, presidente della Fondazione Volontariato e Partecipazione – “Negli ultimi anni di attività, Maria Eletta Martini ha lavorato alla creazione della Fondazione Volontariato e Partecipazione costituita dal Centro Nazionale per il Volontariato, dalla Provincia di Lucca, dal Cesvot, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e da CSVnet, la rete dei centri di servizio al volontariato. Il presidente della Fondazione, che si occupa della ricerca sui temi del volontariato e della partecipazione sociale. Una grave perdita, anche di carattere personale per la strezza amicizia cresciuta nel tempo. Ci lascia in eredità un patrimonio di idee e intuizioni su cui vogliamo continuare a lavorare. Fra cui quella di promuovere costantemente ambiti di ricerca e riflessione intorno al mondo del volontariato, consapevole delle potenzialità della messa in collegamento dei caratteri di innovazione dell’associazionismo italiano con il mondo accademico e della ricerca sociale e non solo. Per questo nel 2008 ospitò nella sua casa l’atto di costituzione della Fondazione, affiancando alla parola volontariato anche la “partecipazione”, rinnovando e lasciandoci fra le molte eredità anche questa: la profonda convinzione del ruolo insostituibile dell’Italia della gratuità e della solidarietà nel coltivare la democrazia”.
Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio – “È con tristezza che abbiamo appreso la notizia della morte della cara Maria Eletta, cui ci ha unito un intenso rapporto di amicizia. La sua persona e il suo impegno civile e politico nella società italiana, animati da una profonda vita cristiana, meritano tutta la nostra gratitudine. Il pensiero va in questa triste circostanza ai tanti momenti comuni di impegno appassionato per la promozione e lo sviluppo di una partecipazione matura e responsabile della società civile nel nostro paese. Il ricordo vivo e la testimonianza limpida della vita di Maria Eletta, ne siamo certi, orienteranno l’impegno di molti uomini e donne di buona volontà per migliorare lo spessore etico della società italiana. È con questi sentimenti che siamo vicini a tutti voi nella certezza che Maria Eletta viene accolta tra le braccia misericordiose del Signore”.
Gianfranco Fini, Presidente della Camera – “Appresa la notizia della scomparsa dell’On. Maria Eletta Martini, componente della Camera dei deputati nella IV, V, VI, VII, VIII e X legislatura, senatore della Repubblica nella IX legislatura e Vicepresidente della Camera dei deputati, desidero farVi giungere i sentimenti del più profondo cordoglio mio personale e dell’intera Assemblea. Maria Eletta Martini ha saputo interpretare i valori del cattolicesimo democratico attraverso un’intensa attività di promozione dei diritti umani e della crescita della nostra società, esprimendo con grande passione e coerenza la sua lealtà alle Istituzioni”.
Stefano Tabò, presidente di CSVnet – “Con Maria Eletta Martini abbiamo perso una parte importante della storia del volontariato e dei Centri di Servizio. E’ un onore essere stati testimoni del vissuto di una donna così importante, il cui percorso di vita ci dimostra quanto siano ancora attuali il suo pensiero e la sua visione e come la strada tracciata in quegli anni abbia ancora molto da dire al volontariato italiano di oggi”.
Dario Franceschini, presidente dei deputati Pd – “Maria Eletta Martini è stata una grande donna della nostra democrazia. Ha fatto dell’impegno civile la cifra della sua vita, fuori e dentro le istituzioni parlamentari. Scelse la strada rischiosa della Resistenza come giovanissima staffetta partigiana. Si impegnò nella Democrazia cristiana per un impegno politico vissuto come vero servizio, conseguenza coerente con la sua fede viva, nutrita da maestri di cui è stata discepola intelligente, da monsignor Enrico Bartoletti, nella straordinaria stagione del Concilio, ad Aldo Moro. Ha lasciato tracce indelebili del suo lavoro parlamentare in tantissime leggi che hanno segnato la crescita della nostra società, con particolare riguardo alla condizione delle donne, delle famiglie e del mondo del volontariato. E al volontariato ha dedicato tutte le sue energie, fino agli ultimi anni, per esaltare e valorizzare solidarietà e gratuità come realtà concrete, e non semplici parole. Di lei rimane soprattutto questo ricordo, che è stata anche una grande lezione per più di una generazione di cattolici democratici: la capacità di testimoniare idealità, valori, passione, cultura e tradurre tutto questo in azione politica, in atti parlamentari e iniziative sociali che hanno lasciato un segno profondo e prezioso e che hanno cambiato e fatto crescere l’Italia”.
Raffaella Mariani, deputata Pd – “Ho appreso con dolore e sgomento la notizia della scomparsa di Maria Eletta Martini, insostituibile protagonista della scena sociale e politica lucchese e nazionale. È stata una donna di grande levatura morale, animata da uno spirito democratico che la portò a operare nella Resistenza come staffetta partigiana: nei lunghi e proficui anni del suo servizio in politica i valori della lotta di Liberazione continuarono a rappresentare per lei principi imprescindibili. Nel corso della sua carriera parlamentare, che la vide ricoprire la carica di vicepresidente della Camera, seppe offrire un contributo rilevante al dibattito su temi fondamentali per il nostro Paese e fu capace di lavorare a materie essenziali come la sanità, la famiglia e la cooperazione forte di una rara saggezza, che ha fatto del suo impegno istituzionale un esempio per chi intende la politica come cura del bene comune. Sempre attiva e sostenuta da una profonda fede testimoniata con apertura, fondatrice del Centro Nazionale del Volontariato, l’onorevole Martini ha dato impulso ad una nuova cultura in questo ambito, interpretando l’impegno nel terzo settore come possibilità di azione politica volta al cambiamento della società: una convinzione la cui intensità ho potuto toccare con mano quando ho avuto l’onore, da assessore provinciale, di collaborare con lei e, in seguito, di mettere a frutto, nella mia esperienza parlamentare, i suoi generosi consigli e le sue preziose indicazioni. La sua capacità di costruire l’incontro tra le diverse culture politiche riformiste, già nel corso della prima repubblica, ha prefigurato i percorsi che hanno portato all’esperienza dell’Ulivo ed alla nascita del Partito Democratico. In tutte le scelte decisive ha saputo vedere i passaggi, spesso ardui, che aprivano la via della crescita democratica e del progresso civile. La sua lucida lungimiranza ci mancherà in questi anni difficili”.
Pier Luigi Bersani, segretario del Pd – “Il Partito democratico saluta con riconoscenza Maria Eletta Martini, staffetta partigiana, una madre della nostra Repubblica. Impressiona pensare alla quantità di leggi decisive per la nostra convivenza dietro le quali c’è il segno del suo impegno parlamentare e politico: il diritto di famiglia, l’istituzione del servizio sanitario nazionale, la legge sul volontariato, sull’obiezione di coscienza, sulle adozioni, sulla cooperazione internazionale. Non si è mai tirata indietro di fronte alle sfide più controverse, partecipando alla stesura delle leggi sull’aborto e sul divorzio. Conquiste fondamentali per la nostra democrazia, alle quali lavorò con una lucida coscienza religiosa e laica, espressione piena della cultura politica dei cattolici democratici, nel segno dei valori della Costituzione e del Concilio. La sua è una lezione che non dimenticheremo”.
Pier Ferdinando Casini, leader Udc – “Ricordo con profonda emozione Maria Eletta Martini, per lunghi anni vicepresidente della Camera dei Deputati ed espressione significativa e nobile del cattolicesimo democratico italiano, donna di profondi sentimenti e collega umanissima e sincera. E’ stata una delle esponenti più significative della sinistra democratico-cristiana, ma apprezzata da tutti per la sua grande serietà e coerenza e per il suo impegno disinteressato nel volontariato”.
Enrico Rossi, presidente di Regione Toscana – “E’ l’intera politica italiana a mettere il lutto perché con Maria Eletta Martini se ne va una fra le protagoniste migliori di una politica che va assolutamente recuperata nel suo stile e nel suo coraggio, nella sua passione e nella sua limpidezza. Dall’impegno attivo nella lotta partigiana per la Liberazione alla lunga attività in politica e nelle istituzioni senza mai dimenticare quella che chiamiamo società civile e che lei seppe onorare nel coerente servizio verso il volontariato, la testimonianza di questa donna toscana è di quelle destinate a lasciare traccia. L’anno vecchio si chiude con una notizia triste ma spetta a ciascuno di noi, specie a noi che facciamo politica attiva in un oggi così complesso, saper rilanciare l’esempio di una donna come Maria Eletta: operando per una politica capace di tornare vicina e trasparente”.
Matteo Renzi, sindaco di Firenze – “Maria Eletta Martini è stata una figura centrale per la politica, la democrazia e la vita civile italiana. Con lei se ne va una donna di grande valore e di grandi ideali. Alla famiglia giunga il cordoglio mio personale e dell’intera città di Firenze”.
Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc e vicepresidente della Camera – “Maria Eletta Martini, da sempre rilevante esponente dell’impegno nelle associazioni cattoliche e fondatrice del Centro Nazionale per il Volontariato, donna capace di conciliare l’impegno sociale con quello politico”.
Patrizio Andreuccetti e Fabrizio Pardini, rispettivamente segretari provinciale e comunale del Pd lucchese – “Con l’addio a Maria Eletta Martini se ne va un altro gigante della comunità lucchese. A noi resta l’esempio di una vita intera spesa per la Politica: quella intesa come servizio autentico a favore del prossimo. Per motivi anagrafici abbiamo avuto modo di conoscerla solo nell’ultima fase della sua lunghissima esperienza pubblica. Quella in cui, ormai ex-parlamentare, contribuì direttamente a far nascere quel centrosinistra lucchese che, oltre a diventare un laboratorio politico per l’intero Paese, riuscì ad avviare una nuova stagione di governo nel Comune di Lucca, nella Provincia, nel Comune di Capannori e in molte altre realtà della provincia. Il Partito Democratico di oggi nasce proprio da quella esperienza, capace di creare una nuova sintesi tra le due anime più nobili del riformismo italiano: quella di ispirazione cattolica e quella di matrice progressista. Il PD, come d’altronde tutta la nostra comunità, deve molto a Maria Eletta Martini: possiamo garantire fin da ora che non ce ne dimenticheremo, ma cercheremo semmai di essere all’altezza di un’eredità tanto importante”.
Giovanni Pierami, ex vicesindaco di Lucca – “Con L’on. Martini, Maria Eletta per tutti, ho condiviso un’importante fase della mia formazione e vita politica, di Lei non posso dimenticare il grande spirito di servizio, l’operosa pacatezza e l’attenzione agli ultimi. Sono stato il suo vice nella commissione speciale del Consiglio Comunale ‘Conservazione e fruizione delle Mura’ (90-93). In quella occasione potei apprezzare la Sua grande apertura e brillantezza di idee. Poi la politica ci divise e ci ritrovammo su posizioni diverse. Credo che la comunità lucchese, e certamente non solo, abbia perso una grande donna, ci restano le Sue opere e un bell’esempio di impegno civile”.
Maria Pacini Fazzi Editore – “Con profondo dolore apprendiamo della scomparsa di Maria Eletta Martini, punto di riferimento per la città di Lucca, donna e politica di grandissimo valore che ha rappresentato la nostra città ai massimi livelli interpretandone lo spirito migliore, propositivo, altruista. Maria Pacini Fazzi ricorda in Maria Eletta Martini il politico, ma soprattutto l’amica: al volume, ‘Anche in politica Cristiani esigenti’ edito nel 1997 con la mia casa editrice credo che Maria Eletta abbia voluto affidare quasi un suo testamento ‘politico’ sottolineando i valori ai quali sempre la sua vita si è uniformata. Il primo capitolo inizia ricordando il monito di Mons. Franceschi, Don Pippo a chi si affaccia alla politica ‘Digli: amici sinceri che lo aiutino a decidere’ per Maria Eletta un viatico quello dell’amicizia vera al quale non ha mai derogato”.
Mauro Favilla, sindaco di Lucca – “A nome mio personale e dell’intera amministrazione comunale esprimo profondo cordoglio per la sua scomparsa. Lucca perde con lei, una donna capace e dinamica, uno dei personaggi politici che sicuramente ha segnato un’epoca. Di lei ho diversi ricordi personali, ma in particolare la voglio ripensare insieme ad un altro grandissimo che ci ha lasciato poche settimane fa: Arturo Pacini. Maria Eletta e Arturo, insieme, hanno avuto il grande merito di introdurre alla politica tanti giovani appassionati, provenienti dal mondo cattolico e del sindacato e fra questi c’ero anch’io. In particolare hanno messo grande impegno nel coinvolgere il mondo cattolico lucchese nella vita politica cittadina, seguendo i principi e gli ideali ispirati alla dottrina sociale della Chiesa. Come parlamentare, poi negli anni, devo riconoscere a Maria Eletta Martini una grande e costante attenzione a Lucca e alle sue problematiche, tanto che mi sento di dire, che con il suo lavoro appassionato, ha contribuito a far crescere la nostra città”.
Vannino Chiti, vicepresidente del Senato – ”La scomparsa di Maria Eletta Martini colpisce e addolora. L’ho conosciuta personalmente e ne ho apprezzato le qualita’ umane e morali. E’ stata una esponente di primo piano del cattolicesimo democratico. Iniziò come giovane staffetta partigiana, credeva fermamente in quei valori che sono alla base della nostra Repubblica e della nostra Costituzione. Impegnata al servizio del Paese e delle istituzioni – fu anche vice presidente della Camera dei deputati – lavorò a lungo nel volontariato. La sua figura di riferimento ci manchera’. La mia vicinanza va ai suoi familiari”.
Stefano Baccelli, Presidente della Provincia di Lucca – “E’ con profondo dispiacere ed emozione che apprendo della scomparsa di Maria Eletta Martini. Trovare le parole giuste per ricordarla è per me particolarmente difficile. La Maria Eletta Martini vicina ad Aldo Moro, deputato al Parlamento e vicepresidente della Camera dei deputati è stata una presenza costante nella mia vita, una figura politica di grande spessore alla quale guardavo con ammirazione da quando ero ragazzino, in quei tempi in cui una donna impegnata in politica era, più di oggi, una vera rarità. Ricordo con piacere uno degli ultimi incontri, quando già colpita dalla malattia, firmammo assieme, nella sua casa, la sottoscrizione per la costituzione della Fondazione Volontariato e Partecipazione. Ma quello che più descrive la sua figura è il suo continuo impegno, anche in assenza di incarichi politici, nel ricevere, accompagnare e supportare tante iniziative. Personalmente, in lei trovavo una persona sempre pronta all’ascolto e al sostegno. Mai dimenticherò la vicinanza che mi dimostrò sia a livello umano che politico durante la mia candidatura a presidente della Provincia”.
Franco Bagnarol, presidente MOVI Nazionale – “Al direttore Paolo Bicocchi. Carissimo Paolo, siamo tutti molto rattristati dalla scomparsa di Maria Eletta. Le parole non sono bastanti per fare memoria di una donna che tanto ha operato sia in campo politico che sociale. Mi unisco al cordoglio generale ed esprimo a tutto il Centro nazionale le più vive condoglianze. Il Movi esprime grande riconoscenza a Maria Eletta per la strada fatta assieme per promuovere il volontariato. Insieme con Luciano Tavazza sono stati i protagonisti di una stagione importante per la promozione del sociale in Italia. Ti riporto di seguito il messaggio che ho inviato per comunicare alla rete del MoVI triste notizia. ‘Carissimi, dal Centro Nazionale del Volontariato di Lucca ci è pervenuta la triste notizia della scomparsa di Maria Eletta Martini. Sinceramente questa notizia addolora tutto il volontariato italiano. Con lei scompare una testimone originale e combattivo di credente e di parlamentare. Maria Eletta ha molto lavorato per potenziare l’azione solidale. Assieme a Luciano Tavazza e a mons Giovanni Nervo si è impegnata, sia nelle sedi parlamentari che nella società civile, perché in Italia fosse approvata una innovativa legge del volontariato. A lei dobbiamo anche l’intuizione della nascita del Centro Nazionale del Volontariato di Lucca, luogo che ha anticipato l’esigenza di mettere assieme le varie anime del sociale e del volontariato. I convegni del volontariato di Lucca promossi dal Centro negli anni 70-80 restano pietre miliari nella crescita della coscienza collettiva del volontariato in Italia. Affidiamola nelle preghiere al Signore che le dia la ricompresa dovuta alla serva che ha combattuto una grande battaglia per la solidarietà. A noi resterà un grande ricordo ed una lezione di vita”.
Francesco Gentili – “Un abbraccio affettuoso a tutti Voi che avete accompagnato e condiviso il percorso di Maria Eletta. Averla conosciuta è stato un ‘dono’ ed una speranza per il futuro, in un mondo che, purtroppo, ha sempre meno riferimenti e speranza… Un caro saluto”.
Caterina Campanelli, Presidente A.I.M. Rare Onlus – “La scomparsa di Maria Eletta Martini ci ha rattristato moltissimo. Il suo esempio e la sua determinazione saranno sempre presenti nei nostri pensieri. A nome mio e delle persone che rappresento, porgo il cordoglio più vivo e sincero ai suoi cari. Con grande simpatia”.
Alessandro Tambellini (Pd) – “Con Maria Eletta Martini se ne va un pezzo importante della storia del nostro Paese e della nostra città. Una donna che ha saputo interpretare la politica e le istituzioni come un servizio da dare all’Italia per la sua crescita morale e civile, coinvolgendo le forze migliori della società nel processo di conquista dei diritti costituzionali. I suoi insegnamenti non valgono solo per il mondo del volontariato: sono più attuali che mai ed è compito della politica riscoprirli e farli vivere”.
Nedo Poli (Udc) – “Sono scosso ed attonito dalla notizia della morte di Maria Eletta Martini, assieme a lei se ne va un pezzo importante della nostra politica. Una donna sincera e leale che della solidarietà e dell’amore verso il prossimo ha fatto la sua missione di vita, lo dimostrata il fatto che ben presto è riuscita a far diventare Lucca capitale del volontariato. Durante la sua attività politica è sempre stata un punto riferimento, sicuramente la sua figura mancherà a tanti”.
Didala Ghilarducci, ANPI di Lucca – “Esprimo il rammarico del Comitato provinciale ANPI e mio personale per la morte dell’onorevole Maria Eletta Martini. Oltre all’aver vissuto i difficili giorni dell’occupazione nazifascista e la Lotta di Liberazione mi legavamo a lei stima e rispetto reciproco nella diversità delle storie e delle scelte di vita. La sua partecipazione con il padre Ferdinando e altri familiari alla rete della Resistenza civile che diede sostegno ed aiuto ai partigiani, ai perseguitati ed alla popolazione rappresentò un momento importante della sua formazione civile e politica a cui rimase sempre fedele”.
Fabio Evangelisti, segretario Idv Toscana – “Con Maria Eletta Martini scompare non soltanto una testimonianza importante delle battaglie di genere del nostro Paese, ma soprattutto un esempio di coraggio, impegno civile e sociale. Maria Eletta Martini è stata una figura simbolo della migliore Italia dei dopoguerra, facendo della politica una missione laica, universale e al servizio dei diritti dei cittadini. Della sua storia ricordiamo l’impegno per la tutela dei diritti umani e delle fasce di emarginazione sociale, il suo ruolo di protagonista nella stesura della legge quadro sul Volontariato e della legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale. Insomma, un impegno civile per la promozione dei diritti che la rende protagonista della crescita sociale e democratica del nostro Paese. Di lei ricordiamo la sensibilità, la pietas che non ha mai smarrito durante tutta la sua vita e il coraggio di staffetta partigiana che le ha permesso di cogliere, da donna e da cittadina italiana, le grandi sfide della contemporaneità. Nel salutarla con commosso affetto, a nome di tutta Italia dei Valori, rimane in noi la certezza che i valori di cui si è fatta prima interprete e promotrice continueranno a guidare tutti coloro che, ancora oggi, si battono, in politica, nell’associazionismo e nella società civile, per disegnare un Paese più giusto, più aperto e più solidale”.
Silvia Angelini, cd Istituto Storico Resistenza – “L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Provincia di Lucca esprime il proprio cordoglio per la scomparsa dell’on. senatrice Maria Eletta Martini, socia dell’Istituto che in lei ha trovato un sostegno vigile e critico fin dalla sua costituzione. Maria Eletta è stata donna della Resistenza, di una Resistenza civile e senz’armi, vissuta come scelta etica e fedeltà ai valori di un cristianesimo profondo ed intimamente vissuto. L’umanesimo integrale di Martini e il profondo legame con il padre e con i protagonisti del movimento cattolico lucchese di quegli anni la spinsero a un impegno senza condizioni. Come molti altri di quella generazione, ‘mai andata in congedo’, proseguì il suo impegno nella ricostruzione, per la Repubblica e la Costituzione, nella politica e nel volontariato. Un impegno per la cosa pubblica e per la comunità, sempre dalla parte degli ultimi, portato avanti con rigore morale e senso delle proporzioni”.
Andrea Marcucci, senatore Pd – “Maria Eletta Martini è stata un punto di riferimento ineludibile nelle istituzioni del Paese e a Lucca. Lascia un esempio concreto di cultura e stile politico che resisterà nel tempo. La sua passione, la sua concezione della politica come strumento nobile per aiutare gli ultimi- dice il parlamentare- sono un modello per tutti, anche per chi proviene da diverse tradizioni. Maria Eletta è stata donna delle istituzioni, anche nella stagione nerissima della lotta al terrorismo. Oggi viviamo un periodo di contestazione della politica, biografie come quelle dell’onorevole Martini dovrebbero aiutarci a recuperare un consenso ed un rapporto vero con i cittadini. Ultima ma non per importanza, la sua relazione con Lucca, sempre al centro delle sue proposte e delle sue preoccupazioni. Maria Eletta, come il senatore Arturo Pacini deceduto poco prima di lei ci insegnano che non dobbiamo arrenderci al declassamento politico che la citta’ vive da molti anni e ad avere il coraggio di ricreare a Lucca quel clima, quella tensione ideale, che durante la prima Repubblica la resero uno dei centri più importanti del Paese”.
Rosy Bindi, vicepresidente della Camera (Pd) – “Ci lascia una grande donna a cui noi democratiche dobbiamo molto. Maria Eletta Martini era una fine politica, appassionata e rigorosa, sempre vigile nella difesa della democrazia e della Costituzione. Una democristiana protagonista della stagione dell’Ulivo. Una credente autentica, che ha mostrato quanto possa essere feconda per il Paese la lezione di autonomia e laicità dei cattolici democratici. Alla famiglia di Maria Eletta Martini la mia affettuosa vicinanza”.
Renato Balduzzi, Ministro della Salute – “Con il suo impegno, lungo tutto l’arco della vita Maria Eletta ha dato limpida testimonianza di una politica coerente ed efficace nella promozione dei diritti e dei valori della Costituzione e nella ricerca del bene comune, con particolare attenzione ai più deboli e ai più poveri. La sua figura e il suo modo di vivere e interpretare il cattolicesimo democratico rimangono un punto di riferimento per chiunque si riconosca nell’idea di una politica alta, centrata sul servizio alla persona e alla comunità, capace di valorizzare le energie migliori del volontariato e del Terzo Settore”.
Rosa Russo Iervolino – “Cara Gabriella, ho appena saputo della scomparsa di Maria Eletta. E’ per me un dolore infinito. Ho condiviso con lei valori e battaglie importanti. Purtroppo sono bloccata a Roma da una brutta influenza e domani non potrò essere con voi. Un abbraccio forte”.
Corrado Corghi – “Maria Eletta Martini è stata una donna esemplare nella comunità cristiana, illuminando le sue scelte politiche e civili. I miei incontri con la Martini sono stati molteplici, prima nell’Azione Cattolica, poi nella Dc e infine come vice-presidente del Centro da lei fondato a Lucca. Fu la Martini a chiamarmi e impegnarmi nel Centro dopo il primo convegno nazionale del volontariato e a sospingermi ad assumere la presidenza della Fondazione Stella Maris nella Diocesi di San Miniato. La Martini portò la voce del volontariato nel Parlamento nazionale, ottenendo ottimi risultati. Fu la Martini a costituire il Centro Europeo e a invitarmi a rappresentare in quel Centro il volontariato italiano. Sono molto grato a Maria Eletta Martini. Non potendo partecipare al commiato cristiano a causa della mia invalidità, avrò dinnanzi agli occhi la sua immagine nell’abbraccio con il Padre”.
Gabriele Parenti, vicepresidente vicario Acli Toscana – “Ho conosciuto Maria Eletta Martini alla fine degli anni ’60 e da quel momento l’ho sempre considerata una leader che all’alto senso dello Stato, all’ impegno politico inteso come dedizione e come ideale forte ha sempre unito una sensibilità sociale che l’ha portata ad un impegno altrettanto intenso e fecondo nel mondo del volontariato”.
Valdo Spini, ex ministro e presidente della Commissione affari istituzionali del Comune di Firenze – “Profondo dolore per la scomparsa di una donna coerente cattolica antifascista e solidarista in tutte le fasi della sua vita politica, da quando è stata staffetta partigiana a quando è stata tra le protagoniste della vita politica e parlamentare italiana. Sottolineo il legame personale derivante dal fatto che nelle due legislature 1979-83 e 1983-87 abbiamo rappresentato lo stesso collegio elettorale, cioè la circoscrizione Pisa-Lucca-Livorno-Massa Carrara. ‘Ricordo la comune partecipazione alle assemblee nelle fabbriche in crisi della Garfagnana o i vivaci dibattiti politici a Lucca, condotti da Maria Eletta Martini sempre con grande civilta’ ed apertura. Molto le deve il volontariato del nostro paese. Una di quelle biografia politiche che si devono rivendicare di fronte alle giovani e ai giovani di oggi pur nella difficile situazione in cui versa il paese”.
Cecilia Carmassi, welfare e famiglia (Pd) – “Con Maria Eletta Martini scompare una protagonista della nostra storia politica e civile. Nel mio percorrere l’Italia non c’è stato incontro pubblico al termine del quale, scoprendo che ero di Lucca, non sia scattata immediata nei miei interlocutori la domanda sulla salute della Martini e qualche ricordo di incontro passato, così come nel mondo del Terzo Settore ed in particolare del Volontariato non ci sia esponente di organizzazione che non la ricordi con rispetto e stima pur essendo ormai qualche anno che si era ritirata a vita privata. Maria Eletta ha attraversato a testa alta l’intero novecento, nel suo partecipare alla costruzione della democrazia da quando come staffetta partigiana consegnava i messaggi in bicicletta, nel suo impegno parlamentare in prima fila con riforme importanti come il nuovo diritto di famiglia, il servizio sanitario nazionale, la legge sulle adozioni internazionali, il servizio civile ecc, ma anche nelle fasi più difficili per la democrazia, dagli anni ’70 culminati col delitto Moro fino a Tangentopoli in cui fu una delle sostenitrici della linea dura nei confronti dei politici coinvolti nel sistema di corruzione dilagante. La ricordo allora in una difficile assemblea pubblica proprio a Lucca che non solo era una sua città ma che era anche una città in cui la DC aveva da sola la maggioranza e che si era aperta al pentapartito per omogeneità con i governi nazionali. Toccò a lei affrontare la rabbia di un pubblico indignato con l’intera classe politica: usò tutta la sua indiscussa credibilità personale per chiedere rispetto e distinzione tra la buona e la cattiva politica con una lezione di democrazia che servirebbe ancora oggi per affrontare la demagogia di un’antipolitica che va crescendo nel Paese. Ha sempre coniugato l’impegno nelle istituzioni con l’impegno nel sociale ed in particolare nel volontariato attraverso l’infaticabile lavoro di tessitura di rapporti e di promozione di momenti di confronto realizzati in particolare con la nascita e la presidenza del Centro Nazionale per il Volontariato. Sempre così: serenamente determinata a svolgere il suo ruolo senza trionfalismi né retorica, capace di esserci anche quando sapeva di essere scomoda, attenta a tutti i mutamenti sociali e politici proprio perché capace di ascoltare e vedere senza pregiudizi. ‘Sapessi quante volte – mi raccontò un giorno – è stato più facile il confronto e la condivisione con esponenti politici della c.d. altra parte, mentre era difficile trovare un punto d’incontro con alcuni esponenti nostri’. Il tratto forse più significativo del suo impegno sociale e politico è stata la coerenza, che non è mai stata rigidità proprio perché fondata su una profonda formazione culturale politica e religiosa e su una costante e attenta lettura dei “segni dei tempi”. Anche in età avanzata l’ho trovata alcune volte ad interrogarsi su mutamenti che intravedeva, spesso prima di altri, e dai quali si lasciava interrogare. Poteva non condividere le scelte di una persona o di un gruppo politico, ma le rispettava nella misura in cui le trovava fondate e non strumentali o superficiali. Era anche l’immagine di una politica sobria e senza fronzoli, attenta alla sostanza delle cose più che all’apparenza: non sopportava le spese inutili e lo spreco, così come non ammetteva perdite di tempo e timidezze. Infaticabile lavoratrice, mi impressionava il suo ufficio carico di faldoni fino al soffitto e la sua capacità di sapere sempre dove si trovava il foglio o il documento di cui aveva bisogno. Ho sempre pensato che fosse un computer vivente e che proprio per questo sia stato inaccettabile negli ultimi anni per lei e per chi le stava vicino, rendersi conto che diventava sempre più faticoso ed incerto il suo relazionarsi con il mondo esterno, fino al totale ritiro a vita privata. È stata la dolorosa conclusione di una intera vita spesa per gli altri e di un patrimonio di elaborazioni e di testimonianze che lascia ad un paese troppo spesso senza memoria: il suo sguardo sapeva guardare lontano proprio perché leggeva ogni piccolo segno dentro ad una scia di altri piccoli e grandi segni che spesso venivano da lontano, con la serenità tutta cristiana di sapere che c’è un disegno che viene prima e va oltre di noi, ma anche con la responsabilità del laico cattolico nell’interpretarne i segni e nel tradurli in scelte e proposte politiche”.
Graziamaria Dente, Movi – “Sono veramente colpita dalla notizia e dispiaciuta di non poter intervenire al funerale. Per tutti noi che l’abbiamo conosciuta Maria Eletta ha rappresentato un punto di riferimento per i valori coerentemente vissuti e per l’azione politica e sociale fondamentale per la crescita della cultura della solidarietà e lo sviluppo del volontariato. Con Lei scompare un altro dei “fondatori” cui tutti noi dobbiamo tanto. Saremo capaci di continuare?”.
Marco Trasciatti, Anffas – “Motivi di salute mi impediranno di partecipare ai funerali di questa grande donna”.
Moreno Salvadori, Misericordia Barga – “Agli Amici del CNV. Vorrei qui ricordare una persona che ha lasciato tracce indelebili in quanti hanno avuto occasione di intrecciare alcuni momenti della propria vita con quella di Maria Eletta. Il primo ricordo riguarda un periodo molto lontano, anni ’50, quando la mia famiglia era in stato di bisogno e mia madre, vedova di guerra con quattro figli a carico, venne chiamata a svolgere funzioni di bidella provvisoria presso la scuola media Fornaci di Barga dove Maria Eletta insegnava e, se on ricordo ma le arrivava da Lucca in bicicletta. Ricordo bene invece quando mia madre mi parlava di come ella fosse interessata alle persone che avevano meno degli altri e dei bisogni della società che era uscita dalla tremenda esperienza della guerra. Poi quando, io più grande, incominciai ad occuparmi di sindacato e di politica, ha un ottimo ricordi degli incontri a livello di Democrazia Cristiana sul territorio per le campagne elettorali e, soprattutto, non posso dimenticare il sostegno morale e non solo, quando nel 1963, per motivi meramente sindacali(all’epoca ero Segretario Provinciale dei metalmeccanici della FIM-CISL), venni licenziato in tronco dall’allora S.M.I. Con Maria Eletta ho sempre avuto ottimi rapporti personali che se appartenevamo a correnti diverse all’interno del Partito, rapporti che si intensificarono quando come Governatore dell’Arciconfraternita di Misericordia di Barga, entrai nella grande famiglia del Centro Nazionale per il Volontariato da lei voluto e costruito a Lucca insieme all’amico Bicocchi per rilanciare un’attività che si stava allontanando da quel sacrosanto principio che è e deve restare, la gratuità dell’azione. Ho sempre apprezzato in Maria Eletta la grande intelligenza e, soprattutto, la modestia con cu operava. Solo queste poche cose mi sono venute alla mente quando stamani, aprendo la posta elettronica ha appreso la triste notizia e ha voluto così testimoniare la mia partecipazione al dolore di quanti con Maria Eletta hanno avuto l’occasione di condividere il so pensiero, la sua attività. Non so se le mie attuali condizioni di saluti mi permetteranno di essere presente alle esequie, ma il mio cuore e il mio pensiero saranno sicuramente in San Marco”.
Volontariato e cittadino, Assistenza di Monfalcone – “L’Italia, il mondo del volontariato e tutti noi ha ancora tanto bisogno di persone come Maria Eletta Martini; ringraziamo il Signore per tutto il tempo e tutto il lavoro e l’impegno che ci ha donato”.
Odoardo Palagi, presidente provinciale FIR-SER-CB Lucca – “In questo triste momento che ci ha privato della nostra guida,ti prego di esprimere alla famiglia questo mio pensiero, per impegni presi non posso essere presente in questa triste circostanza che ci addolora tutti. Noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscere maria Eletta, le sue qualità e la sua forza, proprio per il rispetto che le dobbiamo, cercheremo di fare un modello del suo ricordo, convinti che ci mancherà una guida che abbiamo sempre avuto, siamo tutti uniti al dolore della famiglia”.
Aldo Galeano, Gruppo Anonimo 74 – “Abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscere di persona l’on. Martini quando venne a Taranto per un convegno sul volontariato in veste di sottosegretario. Partecipiamo commossi alla sua dipartita”.
Mauro Barsi, presidente del Progetto Agata Smeralda – “Carissimi amici, con dolore abbiamo appresa la notizia della scomparsa della carissima Maria Eletta Martini, fondatrice del Centro Nazionale per il Volontariato e illuminata donna politica del cattolicesimo italiano. Partecipiamo in unione di preghiera al vostro grande dolore ed a quello della sua famiglia”.
Ass. Telefono per il Volontariato – “Stretti a tutto il CNV per la perdita della sua grande fondatrice Maria Eletta Martini”.
Cif Provinciale di Pisa – “Apprendiamo con commozione la notizia della perdita di Maria Eletta Martini e ci uniamo al cordoglio della famiglia e del CNV”.
Alessandro Masi e Fiorenza Anatrini – “Con la scomparsa di Maria Eletta Martini viene meno una delle più alte testimonianze parlamentari e civili per un’idea di rappresentanza che deve essere sempre legittimata anche dalla responsabilità quotidiana. Ecco che il Volontariato e le Solidarietà organizzate e capaci di servizio sussidiario a quello dello Stato costituirono il costante riferimento del suo pensiero e la legge 266 del Volontariato uno dei suoi risultati. Maria Eletta viene a mancare al principio di una società nuova rispetto a quella in cui aveva operato, quasi a significarci che nel cambiamento è necessario però salvaguardare il senso di responsabilità, che va oltre le generazioni e che fa le istituzioni e la solidarietà sociale. Nelle nostre esperienze negli organismi del Volontariato toscano ne ricordiamo la decisa operosità per un ‘modello toscano’ che valesse per l’intero Paese. E la Civiltà e la ricchezza del capitale sociale della nostra Toscana deve qualche cosa anche a Maria Eletta Martini. Noi la ricordiamo con affetto e riconoscenza”.
Suor Germana – “Anch’io mi unisco al coro di coloro che vivono con dolore questo addio e assicuro il mio ricordo d’affetto e di preghiera”.
Anna Maria Puccinelli, Anna Maria Puccinelli – “Mi unisco insiemie all’Antea Valdinievole al cordoglio del CNV per la perdita della Fondatrice del Vontariato Maria Eletta Martini, avendo seguito sin da bambina, primi anni ’60, la carriera politica e l’impegno sociale della nostra famosa concittadina, che ha speso la sua vita per il volntariato rivolto a tutta la società”.
Alfredo De Grazia, Ass. Don Mottola – “Ho appreso dalla TV il decesso di Maria Eletta Martini, lei al Volontariato Italiano, ha dedicato tutto il suo Amore, di cittadina e credente, sin dagli anni della costruzione e poi approvazione della legge 266/91, grande conquista del volontariato, quello autenticamente gratuito. Essa ha donato tutte le sue forze perché tutte le associazioni, nate spontaneamente in Italia sin dai primi anni ’80, potessero avere una comune disciplina giuridica e le stesse caratteristiche essenziali di gratuità e disinteresse, senza alcun intento speculativo di qualsiasi tipo o forma. Soprattutto si è impegnata instancabilmente nella formazione del volontariato, senza alcun intento lucrativo personale o di gruppo, venendo per ben due volte in Calabria a dirigere e partecipare personalmente alla attività formativa svolta presso la Fondazione regionale ‘Facite’ della Chiesa di Calabria, di cui ero nel 1994 Presidente, oltre che a sostenere con i suoi consigli e la sua competenza la Federazione Regionale dei gruppi di Volontariato: Associazione Consortile Don Francesco Mottola, che partecipava al Consiglio Direttivo del CNV. Essa era convinta della necessità che il Volontariato dovesse collaborare con Organizzazioni di solidarietà sociale, ma anche che le Associazioni di Volontariato erano tali se rispettavano l’art. 3 della legge 266/91 che richiedeva per i soci la assoluta gratuità! In ogni parte d’Italia, dal Piemonte alla Calabria, ha animato e profuso il suo impegno pienamente gratuito per la crescita della realtà vitale del volontariato italiano promuovendo la aggregazione di tutte le associazioni e dispiacendosi delle diverse aggregazioni di V. che perdevano la caratteristica della gratuità, in favore di aggregazioni giustificate da fatti politici o sindacali. Essa per Lamezia T. è stata una presenza di riferimento ideale ed è stata molto vicina, attenta e disponibile a scendere da noi per sostenere la nostra azione in favore delle persone anziane e della iniziativa per ridurre la dispersione scolastica dei minori. Con il suo equilibrio e la sua competenza ha retto sempre il CNV, promuovendo anche l’impegno europeo e comunitario del Volontariato. Ha sempre risposto con coerenza al suo impegno politico di Deputato al Parlamento. Negli ultimi anni ha voluto realizzare la Fondazione del Volontariato per la continuazione nel tempo del sostegno al Volontariato autentico, sottraendolo alle possibili strategie di interessi di gruppi. Speriamo che quanto Maria Eletta ha costruito, con tutti quelli che credono negli stessi valori. Ideali e di gratuità, possa restare intatto nel tempo. Partecipo al dolore della Famiglia”.
Guido Angelini (Pd) – “Con dolore apprendiamo la scomparsa dell’On. Maria Eletta Martini con Lei se ne va un pezzo importante dei fondatori della costituzione italiana e della Lucca aperta e democratica. Condoglianze alla famiglia dal gruppo consiliare del Pd di Capannori”.
Generoso Mario Nitti e Dina Formichini – “Ricordiamo le azioni di Maria Eletta dagli anni ’80 al 1991 per il riconoscimento del volontariato nei rapporti con gli enti pubblici e la difesa della gratuità come elemento distintivo, la sua opera proiettata a precostituire con il Centro Nazionale per il Volontariato, il modello per la nascita dei Centri di servizio per il Volontariato, l’intuizione di proporre ai giovani i percorsi di volontariato fin dalla scuola”.
Antonello Giacomelli, deputato Pd e Direttore dell’Associazione Adesso – “Scompare un’amica, che per tanti di noi della nostra generazione è stata una maestra. Figura di spicco del cattolicesimo democratico toscano e italiano che ha sempre avuto chiaro il ruolo dei cattolici nella Repubblica, fin dalla sua costituzione, rimane un riferimento imprescindibile per quanti si impegnano in politica e nella vita civile. La sua presenza nelle istituzioni ha lasciato il segno di quella che oggi è la nostra nazione, con la sua identità e la sua cultura democratica, e di questo tutto il Paese le è riconoscente”.
Giuseppe Garzi – “Con Maria Eletta ci univa 35 anni di confronto e a volte scontro nel mondo del volontariato Provinciale. Spesso la lunga militanza ci portava a coincidere le nostre presenze in convegni o riunioni ed a margine di essi ci siamo spesso scambiati il nostro punto di vista non solo per quello che volta volta trattava strettamente il tema in discussione. In occasione dell’Assemblea Regionale dell’ AVIS di qualche anno fà, abbiamo avuto l’onore di seguire un suo intervento che diede seguito ad un partecipato dibattito tra i delegati. A fine giornata, avvicenandomi, mi sussurò confidenzialmente ‘fatevi sentire siete quelli che hanno più diritto di tutelare il vostro insostituibie operato’. Ringrazio Maria Eletta per aver messo a servizio del volontariato le sua inteligenza e le sue capacità”.
Lorenzo Antonini – “Sono uno dei pochi a non aver goduto della Sua conoscenza diretta, ma ho avuto la fortuna di aver vissuto una delle realtà da Lei sviluppata nella quale si notava l’impronta del vero Volontariato e della bellezza data dalla coscienza sociale autentica. Grazie per quello che hai creato nella speranza (fiducioso nell’attuale corpo direzionale CNV) che la strada da Te indicata possa essere nuovamente seguita con successo”.
Chiara Chizzola e Enrico Morganti – “Siamo addolorati perché Maria Eletta ci ha lasciati. Maria Eletta Martini ed Achille Ardigò sono le due personalità che ci sono state da esempio, guida e stimolo nel far nascere il primo Centro di Servizio del volontariato bolognese, accompagnandoci nel cammino di studio, progettazione e realizzazione. Li abbiamo entrambi nel nostro cuore, grandi testimoni di fede e di vita sociale e politica”.
Marzia Tanini, Consigliere Nazionale Unitalsi – “Due parole mi colpirono la prima volta che ascoltai un intervento di Maria Eletta in un convegno sul Volontariato: Gratuità ed Impegno. Mi colpì soprattutto la determinazione e la chiarezza nel definire il significato che queste due parole dovevano avere in chiunque avesse scelto di essere ,o stesse per farlo, un volontario in una qualsiasi associazione e mi convinse così tanto che sono diventate le basi certe su cui fondare la mia vita associativa. Anche se da un po’ di tempo non era più stato possibile incontrarla non c’è stata una volta che arrivata al CNV il primo pensiero non sia andato a lei e per la testimonianza che con la sua vita ha dato e ci ha lasciato sono certa che il suo insegnamento continuerà ad essere presente in ognuno di noi anche se è tornata alla Casa del Padre”.
Franca Kara Bobowski – “Un pensiero di gratitudine e di profonda stima da tutti i volontari dell’associazione GAD di Modigliana”.
Maria Pia Garavagli, senatrice Pd – “Una ‘Maestra’ per me e per molte donne, anche non della stessa area culturale. Ha presieduto la Commisione Sanità durante la discussione della Riforma della Sanità, mentre era ministro Tina Anselmi. Testimone autentica di quale sia il profilo della laicità di una militante politica cattolica. Partecipò attivamente alle leggi ‘storiche’ degli anni ’70: divorzio, aborto , diritto di famiglia. Il dialogo con le donne degli altri partiti è una lezione da rileggere e imitare. Anche i partiti che si contrapponevamo. con ben diversa forza di oggi, hanno goduto della sua capacità di ‘diplomazia’ mite e insieme anche intransigente per raggiungere quei salutari compromessi che ci hanno lasciato in eredità le grandi riforme. E’ legata per sempre al nome di Maria Eletta Martini la legge quadro sul Volontariato”.
Enrico Letta, vicesegretario Pd – “Maria Eletta Martini è stata un pilastro del cattolicesimo democratico e il suo esempio è oggi un monito e un richiamo che vale per tutti. Riferimento insostituibile per tanti di noi che da lei hanno appreso le regole e i valori di una politica sobria e attenta alla dignità della persona umana”.
Pierluigi Castagnetti, capogruppo del Pd all’Europarlamento – “Maria Eletta Martini è stata una donna eccezionale. Figlia di un grande partigiano e lei stessa impegnata giovanissima nella Resistenza, parlamentare per diverse legislature è stata Vice presidente della Camera. Sarà ricordata per la copiosa legislazione che l’ha vista promotrice e protagonista in particolare sulla condizione della donna e sul nuovo diritto di famiglia. Negli anni novanta fu una delle più strette collaboratrici di Martinazzoli nella costruzione del nuovo Partito Popolare. Quando si ritirò dall’esperienza parlamentare si dedicò pressochè a tempo pieno alla promozione e alla valorizzazione del volontariato. Possiamo dire che se n’è andata una delle grandi donne che hanno fatto la Repubblica. Con la scomparsa di Maria Eletta Martini l’Italia perde un esempio di generosità, rigore e impegno oggi più che mai attuale e necessario. Il suo instancabile lavoro nel volontariato e nel Parlamento, dove ha contribuito in maniera decisiva tra l’altro alla scrittura del nuovo diritto di Famiglia, rimangono un modello da offrire con orgoglio alle nuove generazioni e innanzitutto alle giovani donne, oggi purtroppo sottoposte a messaggi di tutt’altra natura. Ai familiari di Maria Eletta va il cordoglio degli europarlamentari del Pd”.
Associazione Volontari Aclisti, Ravenna – “Il 22/01/1993 Maria Eletta Martini fu presente a Ravenna per l’apertura del Corso Volontari ACLISTI e per dare il via alla costituzione formale dell’Associazione Volontari Aclisti, con lo scopo di realizzare una nuova esperienza di Volontariato nei servizi di accoglienza turistica, in una importante città d’arte. In tale circostanza volle fare visita alla tomba dell’on. Zaccagnini al cimitero di Ravenna, per portare dei fiori e una preghiera. Impossibile dimenticarla e doveroso ricordarla. Maria Eletta Martini è stata una donna di politica vera, quella pensata, programmata e realizzata per gli italiani. Un esempio di onestà e lealtà nei confronti dei cittadini, una Signora dell’Italia che ci può ricordare che si può ancora fare politica fuori dagli schemi dell’individualismo per aprirsi al bene comune”.
Giuseppe Roma, Censis – “Apprendo con dolore che la senatrice M. Eletta Martini è mancata, prego di porgere ai familiari le mie più sincere condoglianze”.
Francesca Ventre e Marino Giorgetti – “Il Gruppo Archeologico DLF di Roma si associa al dolore delle scomparsa della fondatrice”.
Maria Paola Tripoli – “Mi unisco al dolore di tutti ed alla preghiere nella certezza che ora Maria Eletta è nella casa del Padre e ci protegge con l’entusiasmo e la tenacia che hanno caratterizzato il suo impegno sociale”.
Leonardo Terreni – “Purtroppo ho saputo in ritardo della morte di Maria Eletta Martini. Io personalmente e tutta l’Associazione esprimiamo il più profondo cordoglio per la sua scomparsa. L’augurio è che, visti i tempi che si prospettano, l’esempio che ha dato a tutti noi possa essere punto di riferimento anche per le generazioni future”.
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- Un fiume di messaggi per Maria Eletta — VolontariatOggi.info - [...] i messaggi continuano ad essere pubblicati sulla pagina dedicata del sito Cnv. Leggi >>> Stampa articoloCondividi questo articolo: …
Appartengo alla schiera dei tanti che hanno avuto il privilegio di conoscerla e di apprezzarne l’ostinazione, la fermezza, la passione, la lungimiranza e la capacità di trasmettere la forza e l’entusiasmo delle idee anche ai tanti giovani con cui da più di venti anni ha avviato e poi condiviso la stagione del volontariato.
…………
Purtropo Maria Eletta ci ha lasciato e per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla e di frequentarla e’ sicuramente un vuoto impossibile da colmare.
Mi ricordo che da giovane attivista della Democrazia Cristiana era sempre presente per ogni qualsivoglia problema che gli ponevo sia da Presidente della Libertas Livorno sia poi negli anni in cui ho rivestito l’incarico di Preposto della Misericordia di Livorno, una parola di conforto, un consiglio e subito si sentivi risollevato. Sicuramente una figura che manchera’ al mondo del volontariato.
Maria Eletta ha lasciato una traccia indelebile non soltanto nella vita di molti, ma anche nella storia del nostro Paese.
Tutti conosciamo quello che ha fatto, tutti dobbiamo ricordare quello che è stata.
La sua testimonianza di donna forte e libera, di cristiana profonda ma altrettanto profondamente laica; la sua passione per la democrazia come via per la libertà e il riconoscimento dei diritti di tutti, il suo impegno costante per dare riconoscimento e dignità all’azione volontaria: questo, e molto altro ancora, Maria Eletta ci ha insegnato con la sua vita, spingendoci a fare altrettanto nella nostra.
Che da dove è ora ci aiuti a seguire la sua traccia.
Emanuele Rossi, Scuola Superiore Sant’Anna, Agenzia per il terzo settore
Ho un ricordo vivo di Maria Eletta. Donna forte e straordinaria. Ci ha sempre spronato affinchè si preservassero i valori fondamentali del volontariato in particolare la gratuità.
Il volontariato italiano perde una delle figure più seguite e ascoltate.
Personalmente ho sempre apprezzato in lei la grande capacità di coniugare azione politica con azione volontaria. Credo sia stata insieme a Luciano Tavazza una delle poche persone che è riuscita a farci capire che non può esserci attività volontaria senza impegno verso la rimozione delle cause che generano emarginazione. Insomma di un volontariato che si fa anche azione politica. Ora saremo tutti più soli!
Emanuele Alecci, Presidente Associazione Tavazza, Vice Presidente Commissioni Politiche Sociali Cnel, ex presidente nazionale Mo.V.I.
Sono entrata nella famiglia del CNV troppo tardi, purtroppo, per aver potuto conoscere direttamete Maria Eletta.Ma ho sempre ammirato il suo grande impegno, instancabile,che ha permesso ad un esercito silenzioso di uomini e donne di buona volontà di acquisire ” diritto di cittadinanza” e sedere ai tavoli istituzionali facendosi portavoce,in quelle sedi, delle istanze provenienti dalla società civile del nostro paese e dell’Europa. Noi ora anche se addolorati dalla perdita sappiamo che il miglior modo per onorare la sua memoria,è continuare a far bene ciò in cui credeva , ispirandoci a quei valori di democrazia e solidarietà che le venivano dal suo essere cristiana, ma pervasa da uno spirito laico ed aperto a tutti.
Anche io adesso mi permetto di salutarla affettuosamente come gli amici al CNV .Ciao “zia” ,da adesso puoi ancor di più aiutarci a proseguire sul cammino che tu ci hai tracciato.
Raffaela Piccolo comitato d’indirizzo del CNV
Un grande cuore ha cessato di battere.
Sì, una grande forza unita a umiltà, umanità e generosità hanno contraddistinto ll’operato di Maria Eletta. Esemplare era la sua capacità di irrompere in situazioni che vedevano il volontariato messo da parte, sbloccando con unalucidità inimitabile le situazioni di stallo.
Ci mancherà, la sua intelligenza, le sue strategie che ci hanno permesso di fare grande il Centro Nazionale del Volontariato.
Mi rammarico di non aver capito molte cose di lei. Quando ho avuto il piacere di conoscerla nel 1983, a causa della sua grande personalità sono rimasto delle volte schiacciato, rimanendo sorpreso dalla sua vitalità e dalla modernità delle sue idee,e dal suo progressismo.
E’ tornata al Padre, nel Regno dove ha raggiunto molti altri amici, che tanto hanno fatto per i deboli e per i poveri.
Noi tutti, abbiamo perso una madre dal cuore grande.
Grazie Maria Eletta, per quello che ci hai insegnato.
Grazie per quello che hai fatto per tutti.
Enrico Ragni, Centro Nazionale per il Volontariato
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Maria Eletta Martini, un nome molto conosciuto nel mondo del volontariato italiano tanto da esserne definita la “madre”.
Attraverso la sua attività politica ha sempre dato impulso a questo mondo che lei stessa ha fatto riconoscere all’Italia attraverso la Legge 266 del 1991. Fondatrice del Centro Nazionale del Volontariato, ne è stata anche il primo presidente.
Proprio per queste doti di fondere la politica con il volontariato dobbiamo, nel giorno della sua scomparsa, riconoscere che una figura di così grande spessore lascia un vuoto anche nel campo della donazione del sangue, al quale ha sempre guardato con molta simpatia, riconoscendone l’importanza nel campo della salute.
Anche i donatori di sangue della FRATRES vogliono sottolineare il cordoglio per la sua scomparsa.
Se ne vanno le sorelle maggiori, sorelle e fratelli , parte di una generazione irripetibile, esposta a sofferenze e guerre eppure capace di ricostruire. Alcune cone Maria Eletta Martini, che ho incontrato solo fugacemente, capaci di reinventarsi, di porsi vicino a sorelle minori, senza ingombrare lo spazio di generazioni più giovani, anche di varie generazioni dopo la loro più giovani. Autorevole senza occupare tutto lo spazio intorno a sè, alle altre.Curiosità, capacità di ascoltare. Mi lasciò incantata ed oggi aggiungo la mia alle voci di cordoglio, qui da esprimere insieme.
A nome dell’Associazione Volontari Ospedalieri Regionale della Toscana, della Federavo e personalmente, mi unisco al cordoglio della famiglia e del CNV esprimendo profonda commozione e dolore per la scomparsa di Maria Eletta Martini, indimenticabile esemplare figura di riferimento per tutto il mondo del volontariato.
Ho conosciuto personalmente Maria Eletta Martini tanti abbi fa, quando ero segretaria del Movimento Femminile della DC, ma la conoscevo già dai racconti di mia madre che era in gioventù assistente sociale ed aveva con lei continui rapporti, quando si trattava di aiutare persone in difficoltà. Mia madre la chiamava affettuosamente tacchi a rocchetto, per il suo passo sportivo e spedito che lasciava intuire il carattere forte e deciso e mi raccontava di quante volte l’”onorevole” l’aveva aiutata a risolvere casi particolarmente difficili. Per qualche anno ci siamo perse, anche politicamente, ma ci siamo ritrovate, anni dopo, in quella passione per il volontariato che ci accomunava e ci divideva a volte in discussioni estenuanti. Essendo una politica molto arguta e competente, non poteva non trasferire il suo carattere nel mondo del volontariato, al quale ha dato davvero tanto. Dal CNV al Cesvot, ha svolto sempre un ruolo determinante per la crescita culturale delle associazioni ed è stata per tutti noi un importante punto di riferimento.
Le qualità che ho apprezzato di più in lei sono state stata la dirittura morale ed etica , l’autorevolezza e la serietà con cui è stata protagonista femminile della politica italiana anche negli anni del passaggio dalla democrazia Cristiana al Partito Democratico.
La sua scomparsa sarà solo materiale, perché spiritualmente lei ci sarà sempre e vivrà nei nostri ricordi nello splendore della sua onestà e della sua bravura!
Apprendo con profondo dolore, la scomparsa di M.Eletta Martini, donna straordinaria e lungimirante che insieme al compianto Luciano Tavazza, ha aperto il grande sentiero del mondo del VOLONTARIATO, con particolare attenzione al “dono di se”. Lascia un grande vuoto difficilmente colmabile, visti i tempi difficili, ove il mondo politico è in affanno, e che da invece segni in controtendenza, dei sacrosanti e grandi valori del principio della “sussidiarietà”, di cittadinanza attiva per il bene comune. A chi ha avuto il privilegio e l’onore di conoscerla, come me, mancherà molto.
Grazie Maria Eletta, non tin dimenticheremo.
Vincenzo Fiermonte Presidente MoVI roma e Provincia – Presidente Organizzazione di >Volontariato Camminare Insieme-Roma
A nome di FOCSIV – Volontari nel mondo, non possiamo non ringraziare Maria Eletta Martini per la passione con cui ha fatto crescere il volontariato in Italia alla luce dei valori del vangelo e della dottrina sociale della chiesa. Testimone fedele di disponibilità, di dialogo, di ricerca del bene comune. Ha segnato profondamente la storia del nostro impegno a favore dei più poveri riaffermando il grande il valore della gratuità. Ha avuto sempre la capacità di guardare lontano disegnando scenari e prospettive ancora oggi fondamentali per quella società civile che intende l’attività volontaria come azione per la rimozione delle cause che generano povertà, ingiustizie, sfruttamento, discriminazioni sia nei nord che nei sud del mondo.
Ci auspichiamo che la sua stessa passione di rendere l’azione volontaria vera azione politica continui ad essere al centro del nostro impegno per i più poveri.
A nome mio personale e di tutti gli amici modenesi della Fondazione Ermanno Gorrieri esprimo il cordoglio più vivo per la scomparsa della cara Maria Eletta, ricordandone l’altissima testimonianza di rigoroso impegno politico e civile, illuminata da una fede cristiana intensamente vissuta.
Un saluto a tutti gli amici del Centro nazionale per il Volontariato con l’augurio di proseguire il preziosi lavoro avviato dall’on. Martini.
Luciano Guerzoni
Presidente della Fondazione Ermanno Gorrieri
Come abbiamo scritto nel telegramma di cordoglio, con la scomparsa di Maria Eletta, la Delegazione Cesvot di Lucca si sente orfana di una Grande Madre. Ho avuto l’onore e il piacere di conoscerla quando venne a trovarci a Livorno insieme al compianto avvocato Bicocchi per fare coraggio alla nostra associazione e per parlarci del CNV. Ha incoraggiato i primi passi della Delegazione lucchese del Cesvot, ospitandoci negli stessi locali del CNV in via Catalani. Ci ha accompagnato finché ha potuto, col cuore e con la mente, con la sua esperienza e i suoi preziosi consigli. Ci mancherà tantissimo.
Alessandro Ghionzoli, Segretario dela Delegazione Cesvot di Lucca.
Un saluto riconoscente a Maria Eletta che ha voluto e saputo essere guida sulla via del bene comune e della solidarietà, vivendo la sua grandezza con saggia umiltà.
Ora, ancor più di prima, saprà donarci la propria vita.
La democrazia italiana, il mondo del volontariato e la società civile perdono una maestra che con intuito e interpretazione dei valori della solidarietà e della uguaglianza, ha contribuito fortemente allo sviluppo della cultura e del ruolo del volontariato italiano. La sua vita è stata dedicata a questo operando con passione nelle istituzioni e nelle reti di volontariato. La sua opera è ancora preziosa per chi vuol proseguire nei suoi ideali. Ho collaborato con lei come parlamentare, presidente dell’Anpas, all’interno dell’osservatorio nazionale per il volontariato, nella preparazione e svolgimento di importanti conferenze nazionali del volontariato ricavandone grande ricchezza di insegnamento.
Luigi Bulleri presidente UniTS
Un viaggio insieme, verso un congresso dove entrambi avremmo parlato…la sua visione, da me condivisa, della politica e della sua degenerazione…la sua visione, da me condivisa, del volontariato e della sua degenerazione.
Da oggi tutti noi volontari siamo diventati un po’ orfani.
Il mondo del volontariato italiano oggi non sarebbe così permeante nella nostra società se non ci fossero state persone come lei che hanno dedicato la propria vita per il bene comune.
Grazie Maria Eletta, per tutto quello che ci ha donato.
Siamo vicini ai parenti ed amici toscani che videro l’attivismo di Maria Eletta, ricordando le doti di grande umanità e la grande disponibilità verso il volontariato tutto.
E’per tutti noi una grande perdita.
Anche i consumatori ricordano la figura e l’opera della Martini. Poichè lei ebbe la consapevolezza che il volontariato era anche la difesa dei cittadini nei consumi del quotidiano.
La ricorderemo per la lezione di vita trasmessaci.
La nostra presenza nel campo del volontariato ci ha portato a conoscere tante realtà associative, tante persone. La Martini rappresentava chi davvero ha dato l’inizio ad un settore che, oggi soprattutto, è trainante e, forse, non più sussidiario alle istituzioni pubbliche. Noi della Federazione Italiana per l’Educazione, le attività sociali e la Formazione nello sport (PROGETTO ITALIA) ci inchiniamo davanti al ricordo vivo di Maria Eletta.
Sono vicino a quanti videro l’attivismo di Maria Eletta, ricordando la volontà a proseguire in un percorso di solidarietà attiva.Sarà per noi tutti un vivo esempio.
Il Volontariato ne piange la scomparsa
Maria Eletta Martini: una grande toscana
Il ricordo di Alessandro Masi e Fiorenza Anatrini
Con la scomparsa di Maria Eletta Martini viene meno una delle più alte testimonianze parlamentari e civili per un’idea di rappresentanza che deve essere sempre legittimata anche dalla responsabilità quotidiana. Ecco che il Volontariato e le Solidarietà organizzate e capaci di servizio sussidiario a quello dello Stato costituirono il costante riferimento del suo pensiero e la legge 266 del Volontariato uno dei suoi risultati.
Maria Eletta viene a mancare al principio di una società nuova rispetto a quella in cui aveva operato, quasi a significarci che nel cambiamento è necessario però salvaguardare il senso di responsabilità, che va oltre le generazioni e che fa le istituzioni e la solidarietà sociale.
Nelle nostre esperienze negli organismi del Volontariato toscano ne ricordiamo la decisa operosità per un “modello toscano” che valesse per l’intero Paese.
E la Civiltà e la ricchezza del capitale sociale della nostra Toscana deve qualche cosa anche a Maria Eletta Martini.
Noi la ricordiamo con affetto e riconoscenza.
Siena, 30 dicembre 2011
Alessandro Masi e Fiorenza Anatrini
Il Forum Nazionale del Terzo Settore si unisce al dolore per la scomparsa di Maria Eletta Martini, una persona che ha segnato il modo indelebile la storia del volontariato nel nostro Paese.
La sua vita è un alto esempio di come sia possibile rendere concreti e tangibili i valori civili e sociali. Il suo impegno politico e la sua passione hanno trovato particolare compimento nel lungo processo di approvazione della Legge Quadro sul Volontariato n. 266 del 1991.
Siamo certi che il suo esempio sarà di ispirazione per tanti
Commento
Una grandissima perdita, ma i semi, da Lei ampiamente e generosamente sparsi, germoglieranno e porteranno ottimi frutti!
Il nostro primo impegno del 2012 sarà dedicato a Lei, con gratitudine.
Schola Cantorum Gregoriana del Coro olifonico “Pio Alberto Del Corona” Livorno
Tutte le parole sono state probabilmente già dette.
Ma voglio ugualmente unirmi alle espressioni di affetto e stima nei confronti di Maria Eletta Martini, che personalmente ricorderò non tanto come “maestra”, quanto come autentica “testimone” dei nostri tempi; non tanto come ex parlamentare di una stagione in cui Politica poteva ancora scriversi con la P maiuscola, ma in quanto interprete di quella forma di alto servizio che può diventare l’impegno cristiano nella vita pubblica e sociale.
Alberto Ferrari
Direttore del CESITUS, Past President nazionale del CTG
La scomparsa di Maria Eletta Martini rattrista moltissimo tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere il suo impegno civile e sociale.
Il suo esempio, il suo coraggio e la sua determinazione hanno infuso speranza e fiducia in coloro che, fiduciosi in una società più giusta e più solidale, operano attivamente nel Volontariato.
Il suo ricordo resterà indelebile ed io la saluto con grande simpatia e commozione, a nome mio e delle persone che rappresento.
Caterina Campanelli
Presidente
A. I. M. Rare ONLUS
(Associazione Italiana Contro le Miopatie Rare ONLUS)
UN GRANDE ESEMPIO,UN CARO RICORDO DA CHI COME NOI HA AVUTO LA FORTUNA DI CONOSCERLA…
Come trovare le parole giuste, senza retorica, quando ti lascia una persona a cui vuoi bene? A me piace ricordare il senso di un incontro tardivo, iniziato con difficoltà, spesso con contrapposizioni, perchè Maria Eletta era una donna difficile, di forti convinzioni e pochi compromessi sulle cose che veramente contano. Eppure, da questo inizio, forse proprio per questo, era scaturito un rapporto di mutua stima e di comprensione troncato, troppo presto, dalla sua malattia.
Rimane il rimpianto di quello che sarebbe potuto essere e l’augurio sincero che la sua eredità sia raccolta e fatta rivivere nella nostra coscienza.
Un caro fraterno abbraccio ti accompagni, Maria Eletta
La ricordo con affetto. Sempre pronta a dare una mano a tutti senza guardare al colore della pelle e alle convinzioni ideologiche.
Era un punto di riferimento insostituibile, una pietra angolare del
cattolicesimo lucchese.